Il Liceo delle Scienze Umane “G. Gentile” di Castelvetrano diventa un simbolo di accoglienza e sensibilità grazie all’iniziativa del giovane artista locale Fabio Hira, che ha proposto la realizzazione di un murale dedicato al “Massacro di Gaza”. La Dirigente Scolastica del Polo Liceale “Cipolla-Gentile-Pantaleo”, Gaetana Maria Barresi, ha accolto con entusiasmo questo dono, nonostante il diniego dell’Amministrazione Comunale a permettere l’opera in una parete della città.
L’idea di Hira, promossa dalla docente e scrittrice Bia Cusumano, Presidente del Palmosa Kore A.P.S., si inserisce in un contesto più ampio di sensibilizzazione sui diritti umani. Il murale, che ritrae una piccola bimba palestinese tra le macerie di Gaza, rappresenta un forte messaggio di pace e solidarietà. La Dirigente Barresi ha dichiarato: “Il murale sarà realizzato in una parete del Liceo. Per noi è un grande onore avere in dono l’opera di un grande artista, eccellenza dei nostri giovani”.
Nonostante le resistenze da parte dell’Amministrazione, che intende mantenere una posizione neutrale per evitare conflitti tra i popoli coinvolti nel dramma della guerra, la dirigente scolastica ha voluto fare della scuola un luogo di accoglienza e rispetto per la dignità umana. “A conclusione del mio servizio da Dirigente Scolastica al Polo Liceale della mia città, con ancora maggiore gioia accolgo il murale”, ha aggiunto.
L’inaugurazione del murale si inserisce anche nel contesto del Flashmob per la Pace che si terrà il 7 giugno nel Sistema delle Piazze di Castelvetrano. Questo evento rappresenta un ulteriore passo verso la costruzione di ponti di dialogo e rispetto, strumenti essenziali per promuovere la pace.
La scelta della Dirigente Barresi di sostenere l’iniziativa dimostra una forte volontà di non chiudere gli occhi davanti alle ingiustizie e alle violazioni dei diritti umani. Con questo gesto, il Liceo delle Scienze Umane diventa un faro di speranza e solidarietà, accogliendo non solo l’opera d’arte ma anche il messaggio potente che essa porta con sé. In questo modo, la piccola palestinese trova un “alloggio” simbolico in un istituto che si impegna a formare giovani consapevoli e sensibili alle problematiche globali.
La Dirigente Barresi chiude così ogni possibile controversia attorno al murale, sottolineando l’importanza dell’arte come mezzo per sensibilizzare e creare consapevolezza su temi cruciali come la pace e i diritti umani.