Nella località balneare di Triscina, dove l’estate si avvicina con la promessa di sole e mare, si staglia un problema che rischia di offuscare la gioia dei turisti e degli abitanti. Le strade, a causa dei lavori per la realizzazione della rete fognaria, si presentano in uno stato deplorevole: dissestate e piene di pietrisco, sono un chiaro invito a prestare attenzione ai rischi che corrono coloro che vi transitano.
Con l’arrivo della stagione estiva, Triscina si prepara ad accogliere numerosi visitatori, ma il rallentamento dei lavori lascia presagire notevoli disagi. Gli abitanti, già preoccupati per la sicurezza delle loro strade, sperano che il Comune intervenga prontamente per sistemare temporaneamente le fosse e gli scavi effettuati dagli operai. Un semplice intervento di bitumazione potrebbe alleviare le sofferenze quotidiane e rendere più sicuro l’accesso a questa rinomata frazione balneare del Comune di Castelvetrano.
Mentre ci prepariamo all’estate e alle sue promesse, auspichiamo che le autorità locali ascoltino le richieste dei cittadini e si attivino per risolvere questa situazione.
In mezzo a questo scenario di difficoltà, si alza la voce di Pietro Errante, un poeta sensibile che ha deciso di esprimere il suo disagio attraverso le parole. La poesia di Errante è un richiamo a tutti noi affinche’ non dimentichiamo l’importanza delle piccole cose, come una strada ben tenuta che ci conduce verso la bellezza del mare.
Si senti lu profumu di l’estati
s’avvicinanu li vacanza di mari
ma a la Triscina st’annu li strati
senza machini s’annu da fari.
Tutti scassati pi li fognatura
un si ci pò ghiri pi li ran petri
chi cummigghiaru li muratura
larghi almenu na para di metri.
Balati, balateddi e spuntuna
st’estati a Triscina un casinu
e pari chi nuddu si n’adduna
poviru bagnanti su mischinu!
E quanti atri ancora vannu scavati
pi mettiri li tuba di la fognatura
ntantu li strati su tutti allavancati
e ghiri a mari sarà n’avventura!
Pietro Errante
