Poggioreale, Sicilia – Un grido d’allarme contro lo spopolamento e un progetto ambizioso per rivitalizzare il tessuto economico e sociale del Belice sono emersi con forza da Poggioreale, lunedì 7 luglio. Il sindaco Carmelo Palermo ha riunito sindaci e parlamentari regionali per presentare un piano di rigenerazione urbana da circa 1,6 milioni di euro, finanziato dal Ministero della Cultura tramite i fondi del PNRR, con l’obiettivo di invertire la rotta di un’isola che vede ogni anno migliaia di giovani qualificati emigrare.
L’incontro, moderato dal giornalista Nino Ippolito, ha visto la partecipazione attiva dei parlamentari regionali Dario Safina (PD) e Stefano Pellegrino (Forza Italia), oltre ai primi cittadini di comuni limitrofi come Partanna (Francesco Li Vigni), Santa Margherita Belice (Gaspare Viola), Salaparuta (Michele Saitta) e Gibellina (Salvatore Sutera).
Al centro della discussione, il progetto di rigenerazione urbana guidato da Lucio Tambuzzo, esperto in borghi e direttore generale e artistico dell’iniziativa. Tambuzzo ha sottolineato come questo processo, nato dal basso e con il coinvolgimento diretto dei cittadini e dei giovani, miri a un impatto concreto sul tessuto economico. “L’arte da sola non basta a cambiare le sorti di un piccolo borgo,” ha affermato Tambuzzo, illustrando la creazione di “imprese di comunità” che supporteranno i giovani nell’avvio di attività artigianali e imprenditoriali, distribuite tra la Poggioreale nuova e quella vecchia. L’idea è di animare questi spazi con festival musicali, spettacoli teatrali e installazioni, unendo cultura e imprenditoria per fare di Poggioreale un modello da emulare.
Il sindaco Palermo ha lanciato un forte appello alla collaborazione tra i comuni del Belice, evidenziando come la contiguità territoriale imponga una sinergia maggiore, specialmente sul fronte dei servizi. “Da soli non si va da nessuna parte,” ha dichiarato, invitando i colleghi a fare rete.
Le sfide, tuttavia, rimangono significative. Il sindaco di Salaparuta, Michele Saitta, ha evidenziato la difficoltà di pensare allo sviluppo economico in assenza di servizi essenziali come l’acqua, lamentando un senso di emarginazione da parte delle istituzioni regionali e nazionali e la carenza di risorse e personale negli enti locali.
Da Partanna, il sindaco Francesco Li Vigni ha espresso interesse per l’esperimento di Poggioreale, ma ha ribadito l’importanza di affiancare alla cultura e al turismo il rilancio dell’agricoltura, considerata la principale fonte di reddito del territorio. Ha annunciato l’intenzione di promuovere un confronto tra i sindaci per la creazione di un grande centro agroalimentare nel Belice.
Il sindaco di Gibellina, Salvatore Sutera, ha ricordato il legame storico tra la sua città e Poggioreale, citando il Cretto di Burri e il fascino unico delle architetture intatte di Poggioreale Vecchia come testimonianza del passato.
Un allarme sul “paesaggio sfregiato” è stato lanciato invece da Gaspare Viola, sindaco di Santa Margherita Belice, che ha criticato la proliferazione incontrollata di parchi eolici e fotovoltaici, ritenendo fondamentale preservare il paesaggio rurale che attira molti visitatori.
Sul fronte politico, l’onorevole Dario Safina (PD) ha puntato il dito sulla questione irrisolta delle infrastrutture nel Belice, citando reti idriche fatiscenti, viabilità precaria e trasporti inefficienti, promettendo un impegno concreto da parte sua come parlamentare del territorio. L’onorevole Stefano Pellegrino (Forza Italia) si è detto fiducioso, assicurando che le criticità emerse verranno sottoposte al Governo regionale, con la speranza di un’azione congiunta e responsabile da parte della deputazione trapanese, al di là delle appartenenze politiche.
L’incontro si è concluso con la proiezione di un documentario sulle eredità immateriali di Poggioreale, un lavoro antropologico che ha offerto un prezioso spaccato sulla storia e le testimonianze del territorio, un viaggio nel tempo che spera possa ispirare il futuro di questa comunità.