Home Cultura Il narcisista taglia con tutti, non solo con il partner.

Il narcisista taglia con tutti, non solo con il partner.

“Il narciso non taglia solo con fidanzati, compagni, parenti, amici, taglia con tutti, perché la ghigliottinata fa parte del suo modo di essere e lo fa indipendentemente dal comportamento buono o cattivo dell’altro, per questo è vissuto come una doccia fredda, senza motivo.

Difficilmente il narcisista si rivolge alla psicoterapia, perché non ha la capacità di entrare in contatto con se stesso e la capacità di mettersi in discussione, di toccare note profonde. Ma non è sempre così, ci sono momenti in cui tutto gli crolla intorno, deve affrontare dei fallimenti, delle perdite, delle gravi insoddisfazioni che, nonostante tutto, permangono nella sua vita. Vuoti antichi, lontane sofferenze, ricompattate e difese dalla sua struttura non empatica. Allora crolla in una profonda depressione o in una disperazione, momento in cui si rivolge alla terapia, accade, come quando cerca l’amore o ritorna, è davvero in una grande fragilità.

Difficilmente, però, vi rimane a lungo, all’improvviso scarta il terapeuta come scarta di abitudine le persone, con la stessa modalità svalutante: comunica improvvisi impegni più ‘importanti’, tipo estetista, viaggi, cene, colpevolizza l’altro, lo sostituisce con la volontà di ferirlo o con il desiderio illusorio di ricominciare qualcosa di fresco. In realtà, si difende dalla profondità della relazione e quando diventa più intensa, fugge, come di abitudine nel suo quotidiano.

Il terapeuta è pronto a gestire queste fasi, non dimentica la diagnosi, ma la persona semplice che circonda il narcisista no, provando grande sofferenza per il taglio netto. Perché il taglio del narcisista è proprio netto, crudele, perché classico della relazione oggettuale: se sei un oggetto sei preso e posato a suo servizio.

Ci sono, però, narcisisti che, dopo qalche fuga e ritorno, rimangono in terapia e imparano, insieme al terapeuta, a rimanere in relazione. Lavorare con il narcisismo, mette continuamente alla prova, una prova difficile, che comprende la maturità di sapere gestire lo scarto.”

Anna Tranchida, psicoterapeuta