Ieri, Gibellina ha dedicato una giornata speciale all’artista Emilio Isgrò, maestro dell’arte concettuale, in un evento che ha celebrato non solo la sua opera, ma anche il legame profondo con la città e la sua storia culturale.
La cerimonia di conferimento della Cittadinanza Onoraria a Isgrò si è svolta presso il MAC – Museo d’Arte Contemporanea “Ludovico Corrao”, dove il sindaco Salvatore Sutera ha consegnato una targa simbolica all’artista. Durante il suo intervento, Isgrò ha condiviso il suo sentimento di gratitudine, sottolineando che, sebbene non ami molto gli elogi, ha accettato volentieri di presenziare all’evento per l’affetto che lo lega a Gibellina e alla memoria dell’ex sindaco Ludovico Corrao, da cui è scaturita l’idea delle Orestiadi.
Isgrò ha colto l’occasione per auspicare un maggiore sostegno da parte della regione per gli artisti, in particolare quelli impegnati nella ricerca e nell’innovazione. La sua presenza a Gibellina rappresenta un ritorno alle radici di un percorso artistico che ha avuto inizio proprio in questa terra.
La mattinata era iniziata con la presentazione dell’opera inedita “Ludovico in bianco” e del libro “Io non cancello. La mia vita fraintesa”, curata da Chiara Gatti e pubblicato da Solferino editore. La lettura di Vincenzo Pirrotta dal testo “San Rocco legge la lista dei miracoli e degli orrori” ha ulteriormente arricchito l’evento, rendendo omaggio alla parola e alla visione dell’artista
La parola di Isgrò torna a risuonare a Gibellina, dove tutto ha avuto inizio, portando con sé messaggi di speranza e di impegno verso un futuro artistico migliore.
Stefano Caruso

