Un post su Facebook che ha rapidamente fatto il giro del web e acceso un acceso dibattito: è quello pubblicato da Mario Tozzi, noto geologo e divulgatore scientifico, nella giornata di Ferragosto. L’immagine, scattata su una spiaggia di Naxos, in Grecia, ritrae chilometri di sabbia libera, con un unico stabilimento balneare che offre ombrellone e due lettini a soli 10 euro.
“Come dovrebbero essere le spiagge”, ha commentato Tozzi, descrivendo la scena: “chilometri di spiaggia e dune pulitissime, nessun cestino, niente rifiuti, baretti nel retroduna, qualche costruzione dietro. Naxos, 14 agosto 2025. Una sola parola per chi ha gestito il demanio costiero da noi: vergogna. Buon ferragosto”. Un paragone netto che ha sollevato interrogativi sulla gestione delle coste italiane.
Il giorno seguente, di fronte alle reazioni suscitate dalle sue parole, Tozzi è intervenuto nuovamente per precisare la sua posizione e proporre un piano di riforma. “Il sistema italiano di sfruttamento delle spiagge di pregio è ingiusto, ambientalmente dannoso e non funziona”, ha dichiarato, invitando a una riflessione comune per ridisegnare la gestione del demanio marittimo.
Le proposte avanzate dal geologo sono articolate e puntano a un maggiore equilibrio tra fruizione pubblica e concessioni private. Tra i punti chiave, la destinazione di almeno il 50% di ogni spiaggia a libero accesso, non a livello nazionale ma spiaggia per spiaggia. Inoltre, Tozzi suggerisce che una parte degli arenili rimanenti sia gestita dai comuni a prezzi calmierati e un’altra quota destinata a bandi pubblici. Propone inoltre un adeguamento dei canoni di concessione, la rimozione di tutte le strutture tra ottobre e aprile, la loro natura removibile e limiti temporali alle concessioni stesse, non superiori ai dieci anni.
“Così tuteliamo un bene e i diritti di tutti. Come accade in tutti i Paesi del Mediterraneo”, ha concluso Tozzi, auspicando un modello più equo e sostenibile per la valorizzazione delle nostre coste.