La chiesa madre di Partanna ha ospitato un “incontro speciale”, organizzato dal Servizio diocesano di pastorale giovanile, per rileggere l’esperienza del Giubileo dei giovani vissuto a Roma lo scorso agosto. L’evento ha visto la partecipazione di numerosi giovani provenienti da diverse parrocchie della Diocesi. Dopo una suddivisione in piccoli gruppi, l’incontro è entrato nel vivo con la condivisione delle emozioni, delle fatiche e dei dubbi portati da Roma, insieme ai segni di speranza emersi. È emerso chiaramente che, al di là delle singole esperienze, un elemento unificante era la gioia di essersi sentiti parte viva della Chiesa universale, immersi in una moltitudine di giovani da tutto il mondo.
Successivamente, si è svolto un momento conviviale con una cena condivisa. Il cuore spirituale della giornata è stato l’adorazione eucaristica, un tempo dedicato al silenzio, alla lode e all’intimità con il Signore. Questo momento è stato introdotto dal Vangelo che aveva accompagnato i giorni del Giubileo a Tor Vergata, “Voi siete il sale della terra” (Mt 5,13), parole che hanno risuonato con forza a Roma e che hanno interpellato nuovamente i ragazzi nella loro realtà diocesana.
Davanti all’Eucaristia, i giovani hanno espresso inquietudini, desideri e domande, ma anche la gioia di essere insieme nel nome di Colui che chiama a essere luce nel mondo. A ciascuno è stata consegnata una candela, simbolo dell’originalità di ognuno, con i propri limiti e potenzialità, e del potere della luce unita a quella degli altri, come segno della Chiesa, comunità chiamata ad ardere e illuminare. La giornata si è conclusa con un breve momento creativo e la preghiera della compieta.
La mattina seguente, dopo le lodi e la colazione, i giovani hanno partecipato a un momento di dialogo sulle tematiche emerse la sera precedente. È stata sottolineata la consapevolezza che la velocità della società contemporanea può generare smarrimento e la percezione di essere “strani” o diversi, portando talvolta a una certa diffidenza nel manifestare gioia e fede. Il Vescovo monsignor Angelo Giurdanella ha incoraggiato i presenti, affermando che la loro felicità è sufficiente a contagiare chi li circonda e che una testimonianza autentica parla da sé. L’esperienza si è conclusa con la santa messa nella chiesa Maria Santissima delle Grazie. Nell’omelia, il Vescovo ha invitato a riflettere sul dono del sabato come alleanza d’amore, ricordo di libertà autentica e della bellezza di sentirsi salvati. I due giorni sono stati descritti come intensi e ricchi di preghiera, fraternità e ascolto, permettendo di rivivere i momenti di grazia del Giubileo e di riscoprire la gioia di essere Chiesa, chiamati ad essere sale e luce nella vita quotidiana.