Presso il Teatro Selinus di Castelvetrano si è tenuta la presentazione del libro” I diari del boss”, scritto da Lirio Abbate , con la partecipazione di Don Luigi Ciotti. L’evento, organizzato dall’Associazione Libera e patrocinato dal Comune di Castelvetrano, ha visto la moderazione di Salvatore Inguì.
Durante l’incontro , è emerso un tema centrale: Matteo Messina Denaro , pur essendo stato un uomo di grande potere alla fine è stato consegnato alla giustizia.
Messina Denaro si.presentava come un uomo.che voleva fare da educatore per la figlia ma in realta’ pensava solo.a se stesso e alla sua guerra contro lo.Stato. Dalla sua prospettiva si ergeva a paladino del popolo. Nei suoi diari emergono predominanti le figure femminili a cui si rivolge, con solo.due eccezioni maschili : suo padre Francesco ed il leggendario capo indiano Toro Seduto.
Il libro ” I diari del boss” offre spunti significativi, rivelando che Messina Denaro è stato uno dei pochi mafiosi a tentare di lasciare un testamento ai suoi successori . Nelle pagine del libro emerge il tentativo del boss di costruire una mitologia attorno alla sua controversa figura. Questo invita a riflettere su un argomento che spesso non viene considerato: l’importanza di contrastare i mafiosi anche dopo la morte.
In sala erano presenti diverse personalita’, tra cui il presidente della Commissione Regionale Antimafia Antonello Cracolici, il.sindaco di Castelvetrano Giovanni Lentini, Giuseppe Cimarosa ( cugino del boss ma dissociatosi dalle attività criminose del parente), alcuni rappresentanti dell” Associazione Libera, il.delegato provinciale dell’ Associazione Gens Nova Ignazio Profera e molte altre autorità civili e militari.

