Home Editoriali Bocciatura della Variabile di Bilancio: Un Colpo alla Democrazia Locale

Bocciatura della Variabile di Bilancio: Un Colpo alla Democrazia Locale

Partanna- Negli ultimi giorni, i giornali locali e i social media hanno riportato con grande attenzione quanto accaduto durante l’ultimo Consiglio Comunale di Partanna, dove la proposta di bilancio avanzata dall’Amministrazione Comunale è stata bocciata. Questa decisione ha comportato una significativa perdita di risorse finanziarie destinate a progetti cruciali per la cittadinanza.

Astenendosi dalla votazione, non solo i quattro Consiglieri di minoranza hanno contribuito al fallimento della proposta, ma anche due membri della D.C., Giuseppina Trinceri e Antonella Mendolia. Questa mancanza di sostegno ha fatto sì che non si raggiungesse il numero necessario per l’approvazione.

La situazione evidenzia una cultura politica consolidata che sembra resistere nel tempo: quella delle “parrocchie”, in cui un gruppo ristretto di politici gestisce il potere, escludendo il resto della comunità dalle decisioni significative. In questo contesto, chi amministra tende a seguire un percorso predeterminato, mentre l’opposizione si limita a una partecipazione alle sedute del Consiglio Comunale.

Questa prassi mortifica la democrazia e conferisce potere a persone all’interno dell’area politica del momento, perpetuando un sistema che sembra radicato nel tempo.

Per affrontare questa stagnazione politica, sarebbe necessario un “direttore d’orchestra” capace di mediare tra le varie parti e coinvolgere nuove risorse umane nel processo amministrativo. Solo così si potrebbe avviare un reale rinnovamento, abbandonando logiche obsolete e svincolandosi da apparati di potere tradizionali.

Le contese per poltrone o per una maggiore rilevanza politica non fanno altro che danneggiare la popolazione, suscitando indignazione tra i cittadini che desiderano un servizio politico più efficiente ed efficace, in grado di rispondere ai reali fabbisogni della comunità. La speranza è che si possa ripristinare un dialogo costruttivo e inclusivo, affinché la politica torni a essere al servizio del cittadino.

Stefano Caruso